MotoGP: Carlo Pernat “Marquez un fenomeno, Lorenzo ‘fuori di testa’, Rossi sempre al Top”

Alla vigilia del GP d'Argentina abbiamo intervistato in esclusiva il manager genovese, figura storica del motomondiale

Con lui abbiamo parlato dei suoi piloti del Team Italia, di Marquez, Lorenzo, Rossi, della Ducati, di Dovizioso e Iannone, delle gomme Bridgestone e dei contratti dei big che scadono a fine anno
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Alla vigilia del GP d’Argentina, terza tappa del motomondiale 2014, abbiamo intervistato in esclusiva Carlo Pernat , figura storica del motomondiale, che quest’anno oltre a continuare il suo lavoro di manager ha “sposato” il progetto Team Italia. Con lui abbiamo toccato svariati argomenti, di seguito l’intervista.

Buongiorno Carlo, dopo due gare puoi fare un primo bilancio dei tuoi piloti del Team Italia?

“Matteo Ferrari è un pilota esperto, mentre Andrea Locatelli è giovane e bravo, ma non conosce le piste. Possiamo dire che la Mahindra è una buona moto, ma non è a livello di Honda e KTM. Al momento non credo che abbiamo le armi per fare cose migliori di quelle che stiamo facendo. I ragazzi lavorano bene, Virginio (Ferrari, Manager del San Carlo Team Italia, ndr) lavora bene con loro e gli è sempre vicino in pista. Non dimentichiamo poi che l’obiettivo della Federazione è quello di aiutare giovani e mi sembra che sia un lavoro che ha dato i suoi frutti negli anni passati, basti pensare a Fenati ed Antonelli. Anche il CIV è migliorato, si è tornati a fare dei lavori che in passato hanno dato risultati.”

Dopo l’Argentina c’è il GP di Spagna a Jerez, pensi che lì le cose possano andar meglio?

“Si, in Europa le cose possono migliorare, qualcosa di meglio sarà fatto, anche perchè credo che la Mahindra migliorerà. Lo scorso anno la moto era competitiva e sicuramente stanno lavorando per recuperare.”

Capitolo MotoGP, Marquez ha vinto le prime due gare nonostante l’infortunio di questo inverno, vedi avversari per lui in questa stagione?

Marquez è il più forte, è un fenomeno, in questo momento non c’è storia! L’unico che ha cercato di contrastarlo almeno nella prima gara è stato Valentino (Rossi, ndr), il suo compagno di squadra Pedrosa le “prende” sempre. Il titolo può perderlo solo lui commettendo un errore. Ad esempio ad Austin all’ultima curva ha rischiato di cadere, forse peccando di sicurezza o di gioventù.”

Jorge Lorenzo, partenza shock?

“Lorenzo “fuori di testa“. Ad Austin ha fatto una partenza che non avrebbe fatto neanche un principiante. Secondo me ha patito Valentino sin dai test invernali, quando ha visto che il pesarese ha sviluppato la moto, andando forte. Poi in Spagna c’è Marquez che è il “padrone” della comunicazione e anche questo fattore potrebbe averlo influenzato. Certamente mi meraviglia questo suo inizio di stagione, lui che proprio della “testa” fa il suo punto di forza. Voci di paddock dicono poi che quest’inverno abbia pensato più agli affari che agli allenamenti, ma ripeto, sono voci di paddock. Può comunque superare questo momento, anche se recuperare su Marquez sarà veramente dura.”

Capitolo Ducati, cosa pensi dei miglioramenti apportati dall’Ing. Gigi Dall’Igna?

“La Ducati ha “approfittato” del nuovo regolamento della Dorna, quello studiato per le Open. Poi è stato davvero bravo l’Ing. Gigi dall’Igna, che ha reso la moto più guidabile. Tutti i piloti sono concordi su questo e  la moto è davvero migliorata in guidabilità. Ha guadagnato molto rispetto allo scorso anno, non è un fuoco di paglia. Molto esperto Dovizioso, forse uno dei migliori al mondo nella messa a punto; bravissimo Iannone che ad esempio ad Austin senza il problema alla gomma si sarebbe giocato il podio con Valentino e che comunque secondo me sarebbe arrivato tra i primi cinque. Ha fatto un grande passo in avanti Andrea, lo scorso anno era alla sua prima esperienza in MotoGP, la moto non andava, lui ha rischiato, è caduto e si è fatto male, ha perso praticamente mezza stagione. Adesso ha capito come si guida questa moto, è un giovane dal grande potenziale, l’unico che abbiamo.”

Alla fine di questa stagione scade il contratto della Bridgestone come fornitore unico di pneumatici, pensi che questo possa aver influenzato la loro preparazione al 2014?

“Secondo me c’è qualcosa che non funziona. Ho l’impressione che mediti di lasciare, o forse vogliono spingerla a lasciare. I piloti sono tutti concordi sul fatto che le nuove gomme non sono come ci si aspettava: il contratto da fornitore unico scade alla fine di quest’anno, quindi tutto è possibile. Vedo però tanti piccoli segnali, come il portare pneumatici 2013 ad Austin. Credo che anche la Dorna si stia guardando intorno.”

Anche i contratti dei Big (Marquez, Pedrosa, Lorenzo, Rossi e Iannone) scadono a fine anno, come vedi questo motomercato?

“Non è più il mercato delle “vacche grasse”. Adesso le cifre che girano sono molto inferiori rispetto a qualche anno fa. Credo che l’unica cosa certa sia il rinnovo di Marquez con la Honda. Tutto il resto può ruotare a partire da Valentino, Lorenzo, Pedrosa e lo stesso Iannone. Quest’anno il mercato dovrebbe partire molto presto. Si parlava di Lorenzo alla Ducati, ma è stato più lui ad offrirsi che non la Ducati a cercarlo. Per quanto riguarda la Suzuki credo che gli occorra avere un pilota esperto ed uno giovane e credo abbia già parlato con Pedrosa e Iannone. Certo non investirà grandi cifre, anche perchè storicamente non lo ha mai fatto. Si potrebbe anche pensare a Valentino con Brivio, anche se lui vorrebbe rimanere in Yamaha. Non dimentichiamo che Valentino è sempre molto forte.”

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