MotoGP Aragon: Gigi Dall’Igna “Siamo davvero soddisfatti del podio di Cal”

Il Direttore Generale di Ducati Corse soddisfatto del comportamento della nuova moto

MotoGP Aragon: Gigi Dall’Igna “Siamo davvero soddisfatti del podio di Cal”MotoGP Aragon: Gigi Dall’Igna “Siamo davvero soddisfatti del podio di Cal”

Gigi Dall’Igna, Direttore Generale Ducati Corse, ha commentato la performance delle Ducati ad Aragon. Andrea Iannone prima e Andrea Dovizioso poi sono caduti e sul podio a sorpresa è salito il britannico Cal Crutchlow, che il prossimo anno sarà in sella alla Honda MotoGP del Team LCR e che dispone delle GP14. Una bella notizia per il il team e il britannico, ma quello che conta è che la nuova moto è stata competitiva per tutto il weekend. A lui la parola.

“Siamo davvero soddisfatti del podio di Cal, che fino ad oggi aveva avuto una stagione difficile nonostante l’impegno suo e di tutta la sua squadra. E’ un risultato davvero meritato! Peccato per la scivolata di Andrea, che stava facendo una bella gara e che probabilmente sarebbe potuto salire sul podio anche lui. Per noi questo weekend di Aragón è stato però importante soprattutto perché ha confermato il miglioramento della competitività della nostra moto, che in tutte le sessioni è stata sempre nelle prime posizioni in classifica, e questo ci rende fiduciosi perchè il nostro lavoro sta andando nella direzione giusta.”

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6 commenti
  • supermariacion ha detto:

    Dall’Igna…contento tu contenti tutti. State facendo a dir poco schifo!!!

    1. fatman ha detto:

      …ma cadere sull’asciutto e’ da pochi…oppure in rettilineo a Laguna 2012 ahahahahahahahah…
      valem@rd@!!!

      1. supermariacion ha detto:

        gia’ come nel 2008 nella sabbia…

  • n75 ha detto:

    Certo che ce n’è di gente che rosica.

    Ma io mi son persa se Crutchlow ha cambiato moto oppure no…direi di sì, a giudicare com’è uscito dall’ultima curva

    1. ligera ha detto:

      Cal ha cambiato moto al 18° giro.

  • ligera ha detto:

    Cosa avrebbe dovuto dire Dall’Igna?

    “Mi spiace che Cal sia arrivato a podio perchè ha avuto un c@l@ pazzesco?
    Adesso nascondiamo la testa dentro la tazza del c@ss@ e cantiamo….Non son degno di te….non ti merito più.”
    Ma va là.

    Quantomeno Cal ha avuto il merito di essere lì in una gara ad eliminazione, mentre altri erano già stati “eliminati” prima della pioggia.
    A proposito, sono contento che non sia successo nulla di grave.
    Questo serva da lezione ai tifosi “gialli” che auguravano le cadute a Marquez.

    Sapete che c’è?
    C’è che Dall’Igna è giustamente soddisfatto del podio di Cal ottenuto in condizioni difficili e se ci fosse stato un giro in più sarebbe giunto secondo e io sono daccordo con Lui.
    Più che di questo podio, è soddisfatto dei progressi fatti dalla moto e se non riuscite a vederli, mi spiace per voi, ma siete destinati a sorprendervi sempre più perchè la Ducati è diventata davvero più competitiva e si è avvicinata notevolmente alle Giapponesi, se a questo aggiungiamo che Marquez, Lorenzo e Pedrosa sono piloti più performanti del Forlivese (anche sulla stessa moto), non è affatto eresia pensare che, con un pilota del loro calibro, si sarebbe potuto ottenere qualcosina in più, sopratutto nelle ultime gare.

    Non ho citato Vale, non certo per antipatia (come qualcuno sicuramente crede), ma per il semplice fatto che Vale ci è già salito e si è già assistito al c@sin@ che ha creato col suo capotecnico, c@sin@ che solo ora comincia a essere dipanato.

    X
    Manu (ciao) Comp su “faccia da book”
    Saresti salita a podio…….Mitica.

    X
    Claudio anche Lui “amico” di “faccia da book”
    Comunque, Cal a podio e Vale a casa, già questo fa “punto”.
    Noi Ducatisti sappiamo perfettamente che la strada è in salita, ma la stiamo percorrendo con tutto l’impegno necessario e la distanza dalla cima è sempre meno lunga.
    La “fretta” è l’arma che ha adottato Vale ai tempi della Ducati, nel suoi 2 anni in Rosso si sono spesi montagne di soldi per correre dietro alle richieste del Marchigiano per vedere la moto che non progrediva neppure di un misero decimo.
    Da più fonti, anche da Ducati stessa, gli era stato chiesto di “cambiare” il suo stile di guida, per farla curvare meglio, ma da Lui sono arrivate solo belle (o balle) parole, grandi intenti, ma nulla più.
    Solo quando, tornato in Yamaha, si è accorto di fare solo la “ruota di scorta”, allora ha scaricato colpe e responsabilità sul suo storico capotecnico per poi cambiare radicalmente modo di guidare “rincorrendo” le esigenze di queste moto.

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