Le Pagelle di Laguna Seca

Le Pagelle di Laguna SecaLe Pagelle di Laguna Seca

Hayden: 10 e lode
Il week-end, perfetto, termina com’era iniziato, dominando dalla prima curva
all’ultima.
In un solo colpo ha zittito le voci che lo vogliono con le valige in mano, ma
soprattutto ha riportato sul gradino più alto del podio l’ex invincibile
armada HRC interrompendo un digiuno lungo ventitre gran premi.
Il fatto che per tornare a vincere, come quando correva nel campionato AMA, sia
dovuto tornare a casa è un dettaglio che oggi è lecito trascurare.

Edwards: 8
Corona la sua progressiva rinascita con il miglior piazzamento mai ottenuto
nella classe regina.
Liberatosi del compagno di squadra con uno strepitoso sorpasso, non riesce a
ricucire lo strappo con il connazionale, che lo costringe ad incassare solo
il secondo podio consecutivo.
Con un po’ di ritardo, bene arrivato.

Rossi: 7
Il tentativo di attaccarsi ad Hayden naufraga dopo cinquecento metri.
A detrimento dello spettacolo ma con grande acume strategico, decide di coltivare
il proprio ritmo di gara senza curarsi di cercare di raggiungere il fuggitivo
prima, i fuggitivi poi.
Seconda gara "persa" quest’anno, ennesimo podio ed oltre tre gare
di vantaggio sul secondo in classifica generale.

Biaggi: 6
Positivo il sorpasso che gli ha regalato il quarto posto ed il ritmo di gara
che ha saputo sostenere una volta liberatosi dall’impiccio di Bayliss &
c..
Negativo il fatto che non ci sia riuscito prima, e che non abbia mai messo in
discussione il podio del rivale tavulliese.
Non è lui il pilota che ha riportato l’HRC alla vittoria.

Gibernau: 6
Dottor Jeckyll e Mister Hide: pessimo in tutti i turni di qualifica, domenica
gira sui tempi dei primi ed alla fine agguanta un insperato piazzamento.
Nel mondiale ha poco più della metà dei punti di Rossi.

Bayliss: 7
Regola l’animato gruppetto di inseguitori. Cosa non certo facile vista la verve
del trio Tamada-Hopkins-Nakano.
Dopo le prove e una ottima partenza, i suoi fan speravano di vederlo battagliare
qualche metro più avanti.
È stato comunque bello rivederlo in mezzo ai più veloci.

Capirossi: 5
Non riesce neppure a far parte dell’animato gruppetto di inseguitori.
Certamente non è una pista che premia le caratteristiche della Ducati,
e delle gomme si è già detto molto. Questa volta non stava neppure
bene.
Però da Capirex ci si aspetta, e giustamente, di più. Molto di
più.

Roberts jr.: 2
Neppure l’aria di casa e la nuova livrea svegliano l’ex iridato dal torpore.

Vederlo a spasso per la pista, comprimario tra i comprimari, mette a disagio.
Se non altro per il cognome che porta.

Byrne: 10
Primo punto della stagione.
Se certo non si può parlare di svolta, anche perché senza la sosta
forzosa di Rolfo sarebbe rimasto per l’ennesima volta a bocca asciutta, c’è
di che festeggiare: da queste parti non si butta via nulla.

Laguna Seca: 9
Forse il rettilineo andrebbe allungato di qualche centinaio di metri. Sicuramente
bisogna eliminare a colpi di dinamite i tanti muretti che assistono alla gara
da troppo vicino.
Dopo undici anni è finita l’anomalia del mondiale top class che non correva
nel paese che più consuma motociclette di fascia alta.
E poi finalmente un’organizzazione che ha ridato al nostro sport la dimensione
che l’è propria: i piloti sono ragazzi che vanno in moto a cui non sono
affidati i destini dell’umanità, ed i giornalisti possono appoggiare
i loro computer anche su tavoli non pregiati.

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