La Ducati torna in europa per la prima gara nel ‘vecchio continente’

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Il Ducati Marlboro Team si prepara al primo appuntamento europeo del Campionato Mondiale MotoGP, l’attesissimo Gran Premio Marlboro di Spagna a Jerez de la Frontiera, pronto a lavorare “ a testa bassa” per proseguire nello sviluppo della nuova Desmosedici GP4. Nonostante qualche difficoltà, soprattutto per Bayliss, durante i due giorni di prove a Welkom, entrambi i piloti del Ducati Marlboro Team hanno concluso bene la prima gara del 2004, con la certezza di poter migliorare e determinati a rendere la moto vincente.

Durante la gara di debutto della Desmosedici GP4, i tecnici della squadra italiana hanno raccolto una serie di dati e informazioni preziosi in vista dell’appuntamento di Jerez. Gli ingegneri di Borgo Panigale sono particolarmente soddisfatti del consumo delle gomme sulla lunga distanza, uno dei punti su cui si erano maggiormente concentrati durante la progettazione della GP4 e che risulta molto migliorato rispetto al 2003.

“A Welkom abbiamo visto parte del potenziale della nuova moto e raccolto molti dati” dice il direttore del Ducati Marlboro Team Livio Suppo. “A fine gara entrambi i piloti erano molto soddisfatti di come la Desmosedici GP4 consuma le gomme: quest’area, uno degli obiettivi principali della GP4, è molto migliorata. Inoltre abbiamo ottenuto buoni risultati nella gestione del calore prodotto dal motore, altro target del 2004. A Jerez la configurazione della moto sarà praticamente identica a quella di Welkom, ma dopo il weekend rimarremo in circuito per effettuare dei test lunedì e martedì”.

Il direttore tecnico del Ducati Marlboro Team ritiene che sul tracciato di Jerez, tecnico e molto vario, la gestione delle gomme sia fondamentale. “Questa pista logora principalmente la parte destra dei pneumatici, ma, riguardo al loro consumo, è meno impegnativa di Welkom, dove a fine gara il pneumatico posteriore era ancora in perfette condizioni”- rivela Corrado Cecchinelli. “La nuova Desmosedici GP4 consuma le gomme in maniera più regolare lungo tutta la distanza di gara, cosa di cui siamo molto soddisfatti. Per percorrere le curve veloci i piloti devono poter contare sulla tenuta del pneumatico e sull’erogazione. Inoltre devono avere un ottimo feeling con l’anteriore per inserirsi in curva con decisione. Questa pista non ha lunghi rettilinei ma presenta un buon mix di curve veloci e tornantini, quindi un set-up ben bilanciato è importantissimo”.

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