Aperçu du GP d'Espagne, R. Rolfo : "Un week-end offensif"

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Domenica a Jerez de la Frontera è in programma la seconda prova del motomondiale. Nella classe 250, il vicecampione del mondo in carica Roberto Rolfo è già pronto alla nuova sfida che segue la gara

inaugurale di Welkom, conclusa con un piazzamento, nono, che non ha certo soddisfatto il pilota torinese del Team Honda Fortuna.

“Vero, non sono contento del risultato di Welkom – commenta il pilota torinese – ma prima lasciatemi dire che sono felicissimo di tornare in Europa. Per me significa girare in camper, quindi attraversare il Vecchio Continente e vivere tutta la settimana della gara, restando nel paddock. Questo vuol dire sentire il grande ambiente che c’è nelle gare, ma anche stare sempre in contatto con la squadra e dedicarmi alla messa a punto della moto. Non nego che in questo momento ci sia un gran bisogno di questo tipo di lavoro”.

Torniamo alla gara del Sud Africa, cosa è successo?
“Non è andata bene: fino a metà gara riuscivo a stare nel gruppo di testa, poi l’usura della gomma posteriore mi ha tagliato fuori dai giochi. Secondo me, la causa di questa usura è da cercare nella posizione di guida, sto appeso alla moto e non mi sento inserito. Insomma, non riesco a dare il massimo ”.

E a Jerez cosa succederà e, soprattutto, quando avrai una moto adatta alla tua taglia e non così sacrificata come l’attuale Honda RSW?
“La pista spagnola mi piace molto e ha solo un rettilineo lungo, quindi non dovrei soffrire molto a causa della carenatura troppo attillata che mi lascia molto esposto. E in queste condizioni si perdono preziosi chilometri orari a causa della resistenza all’aria. Quindi non dovrei essere troppo penalizzato, però dobbiamo assolutamente migliorare nei curvoni per essere competitivi. Via, dovrò disputare un week end d’attacco, passando sopra i problemi e aspettando i test di martedì e mercoledì, nel corso dei quali proverò assieme a Elias la moto evoluzione, quella che per ora guida il solo Aoyama. La Honda mi ha promesso a breve una moto più adatta al mio fisico, quindi con sella, serbatoio e carenatura diversa. Sono fiducioso, ma bisogna perdere tempo, altrimenti i rivali se ne vanno”.

A proposito, chi temi di più?
“Ragazzi, sono in tanti a far paura: Pedrosa che ha vinto in Africa e che si è adattato velocemente alla nuova classe, poi c’è Porto che è velocissimo, il mio compagno di squadra Elias che a Jerez va forte e tutti gli spagnoli che vogliono far bella figura, senza scordare i piloti Aprilia… Insomma, bisogna giocare all’attacco. Quindi… GAS!”.

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