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Superbike, Pirelli Riviera di Rimini Round, Gara2: Sykes riapre il Campionato?

Il settimo appuntamento della stagione, disputatosi lo scorso fine settimana al Misano World Circuit Marco Simoncelli, può essere determinante per la lotta al titolo da qui alla fine del campionato: in classifica generale Jonathan Rea è sempre al comando ma ha visto il suo distacco da Sykes ridursi a 50 punti, mentre ormai Davies è praticamente fuori dai giochi avendo 111 lunghezze di svantaggio.

Tom Sykes è riuscito a cogliere una vittoria inaspettata, per come si era messa la gara, nella prima manche beneficiando dei “regali”, definizione sua, involontari che gli hanno fatto Davies, Rea e Melandri, caduti nel corso degli ultimi due giri.

La gara però è stata in salita e Tom, che partiva dalla pole ottenuta con nuovo record, non è mai stato veramente competitivo per la vittoria, accusando un calo di prestazioni soprattutto in velocità.

Nella seconda manche si è invece dovuto arrendere a Jonathan Rea e alla prova straordinaria di Marco Melandri, imprendibile con la Panigale, terminando al terzo posto: considerando il suo passo gara quello a Misano è stato un round dove ha raccolto più di quello che si aspettasse in ottica campionato.

Sykes guarda ora al Geico US Round, in programma dal 7 al 9 luglio a Laguna Seca, per provare a riaprire definitivamente la lotta al titolo.

Lo abbiamo incontrato dopo la cerimonia del podio per capire cosa è successo dalla Tissot-Superpole alle gare.

Ti aspettavi di più da questa gara?

“Dipende. Sicuramente mi aspettavo di più dall’inizio della gara: ho fatto una buona partenza, avevo un buon passo ma sfortunatamente non sono riuscito a far funzionare al meglio le gomme e la moto. I primi cinque giri sono stati terribili, non riuscivo a fare un buon tempo, e anche gli altri cinque successivi non sono stati molto meglio. Alla fine della corsa però avevo velocità e come ho detto anche ai miei ragazzi, la moto si comportava meglio”.

Potrebbe essere stato un problema anche di cambiamento di temperature rispetto a ieri?

“Sicuramente può avere influito, ma è stato più un problema in generale di set-up, di come si comportava la moto in pista. E’ un qualcosa su cui dobbiamo lavorare: so che ho compromesso la gara nei primi giri. Sentivo che non riuscivo a spingere come avrei voluto per raggiungere la testa della corsa. Non abbiamo avuto un buon passo all’inizio e nella parte centrale: dobbiamo lavorarci in vista di Laguna”.

Come vedi la lotta per il campionato tra te e Jonathan (Rea, ndr)?

“Prima di tutto mi dispiace per Chaz (Davies, ndr) e non posso fare altro che augurargli una pronta guarigione. Detto questo, quello che dobbiamo fare è lavorare sodo, tutto è possibile e io credo fermamente in questo. Dobbiamo pensare a migliorare. Questo weekend abbiamo visto tanti top rider cadere, tutto è possibile”.

Michela Alitta:
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