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Superbike | continua il regno di Jonathan Rea “Il Cannibale”

Alzi la mano chi a Imola credeva davvero che Jonathan Rea potesse confermarsi ancora Campione del Mondo.
Il binomio Ducati e Alvaro Bautista, grazie a un avvio di stagione pazzesco, sembrava destinato a interrompere il regno del “Cannibale”.

Quattro mesi dopo, invece, siamo qui a celebrare ancora una volta, la quinta consecutiva, un Jonathan Rea che ha avuto il merito di crederci sempre, di crederci forse solo lui in alcuni momenti, di essere sempre lì dietro a Bautista quando le cose andavano male, per poi dare le zampate decisive quando ne ha avuto occasione.
Oggi a Magny-Cours in Gara2 Rea ha completato una delle rimonte più memorabili delle competizioni motoristiche, diventando il primo pilota a laurearsi Campione del mondo per la quinta volta nel MOTUL FIM Superbike.

Con questo successo Rea aggiorna ancora una volta i libri di storia del WorldSBK, detenendo il record di campionati vinti, di numero di gare vinte e di punti in carriera, oltre ad altri riconoscimenti accumulati nelle sue 11 stagioni di carriera nella classe delle derivate di serie.
Come nel caso di altri grandi del WorldSBK e del motociclismo, Rea ha fatto i primi passi nel paddock del WorldSSP. Secondo nella sua stagione da debuttante, la stagione dopo ha fatto il suo esordio nel World Superbike con Ten Kate Honda, il primo passo di una storia lunga sei anni.
I suoi risultati in tutte le stagioni lo hanno portato in Kawasaki prima della stagione 2015. Il resto, come si dice, è storia. Non ci sono circostanze, rivali, regolazioni, Rea ha sempre chiuso le stagioni al vertice.
Gli si potrebbe perdonare il dominio in campionato in questa stagione, considerando come era iniziata l’annata. I test pre stagione avevano dimostrato che Rea sarebbe stato uno dei pretendenti per il titolo, ma tutto è cambiato arrivando a Phillip Island quando Bautista è stato eccezionale e ha vinto le tre gare, lasciando Rea e il compagno di squadra Leon Haslam lottare per le altre posizioni del podio. Buriram and Aragon hanno confermato questo trend e nonostante i tentativi di Rea, è stato costretto ad accontentarsi della seconda posizione.
Molti appassionati in occasione del quarto Round ad Assen avevano molta fiducia dato che si trattava del circuito preferito da Rea dai tempi in cui ha esordito nel WorldSBK. Dopo un po’ di sfortuna in qualifica (oltre alla nevicata del sabato) ha dovuto fare i conti con una gara di rimonta partendo ottavo. Non solo non ha vinto, ma in Gara 2 è stato anche battuto sulla linea di arrivo dal pilota di casa Michael van der Mark.
Dopo quattro Round e staccato di 53 punti, a Imola sono arrivate le prime due vittorie del 2019, anche se ancora una volta la fortuna lo ha abbandonato con la cancellazione di Gara 2, negandogli la possibilità di fare tripletta.
Un mese dopo a Jerez ed è stato forse il momento più frustrante per il 32enne di tutta la sua esperienza Kawasaki. Mentre era quarto in Gara 1, ha calcolato male il sorpasso su Alex Lowes nel giro finale, facendolo finire sulla ghiaia. Rea ha così mancato l’appuntamento con il podio in Gara 1 ed è stato costretto a partire nella Tissot Superpole Race dal fondo della griglia.
Bautista cadde in Gara 2 e Rea chiuse ancora una volta secondo: lì iniziò la rimonta.
A Misano arrivò la pioggia e Rea è il maestro della pioggia e ridusse la distanza dal rivale Ducati a soli nove punti. Una caduta bizzarra nella Superpole Race ha riportato il trend a favore di Bautista, ma lo spagnolo purtroppo per lui in Gara 2 ha replicato quanto aveva già fatto a Jerez. A Misano Rea ha battuto Toprak Razgatlioglu sulla linea del traguardo conquistando il quinto successo dell’anno.
La tappa successiva in calendario era quella di Donington Park e ancora una volta la pioggia fu protagonista, e Rea è arrivato in testa alla classifica del campionato: Bautista è uscito, il pilota Kawasaki ha vinto senza problemi e all’improvviso il numero 1 era di nuovo in testa. La domenica ha rafforzato la sua leadership con la prima tripletta in carriera nel WorldSBK career.
Il sogno è continuato a Laguna Seca mentre Bautista continuava a essere vittima di un incubo. Due vittorie e un secondo posto per Rea insieme a tre zeri dello spagnolo hanno portato l’irlandese a 57 punti di vantaggio nel giro di 24 ore e metà del titolo mondiale nelle sue mani. Da 61 punti il margine è salito a 81 in appena 10 gare.
Il rientro dalla pausa estiva ha visto il ritorno alla vittoria di Bautista a Portimao, ma solo dopo le due vittorie di Rea, lasciando il margine a 91 punti a tre gare dalla fine.
Avendo bisogno di uscire dal fine settimana di Magny – Cours con 125 punti di vantaggio per conquistare il suo quinto titolo, poteva sembrare difficile chiudere i giochi in Europa – ma così è stato. La Francia e i titoli del WorldSBK vanno a braccetto e ancora una volta il 2019 non ha fatto eccezione: Rea per la terza volta di fila si è laureato campione del mondo a Magny – Cours, mettendo a segno la sua cinquina con due gare di anticipo.

Michela Alitta:
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