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Superbike: Bimota pronta per il round di Aragon?

Nei giorni scorsi, durante il round di Phillip Island, la FIM ha annuciato alcuni cambimenti al regolamento WSBK, riguardanti soprattutto le modalità di omologazione.

La quantità minima di esemplari da produrre per poter partecipare al Campionato Mondiale delle derivate di serie si abbassa a 125 unità, che devono diventare 250 entro il primo anno di partecipazione e 1.000 entro il secondo anno.

La modifica è stata fatta indubbiamente per facilitare le piccole Case costruttrici, in particolare ne potrebbe beneficiare la Bimota, rimasta fuori dal primo round in Australia proprio per non essere riuscita a raggiungere i numeri di omologazione.
Ricordiamo che il nuovo team, nato dall’accordo tra Bimota e il team Alstare, sta attualmente lavorando a pieno ritmo per poter partecipare, sotto deroga, al secondo round del Campionato Mondiale SBK, che si terrà tra circa un mese e mezzo ad Aragon.
Per la nuova BB3 EVO 2014, con il cambio di regolamento, sembrano non esserci più impedimenti per il debutto, ma al momento non c’è ancora nessuna notizia ufficiale in merito e si attendono dichiarazioni da parte della Dorna.

La modifica, e la conseguente possibilità di far partecipare più Case al Mondiale, è positiva sotto molteplici aspetti: per la competizione innanzitutto, ma anche per il fatto che era necessario tenere in considerazione la situazione mondiale di vendite, che in questi anni non ha prodotto certo risultati incoraggianti, soprattutto per quanto riguarda le sportive.
Le altre Case già partecipanti al mondiale SBK si dicono infatti contente per questa decisione, che consente anche a loro di panificare meglio la produzione.
In aggiunta, non viene stabilito un tetto massimo di prezzo per le moto e questo potrebbe facilitare la creazione di modelli più sofisticati da parte dei grandi costruttori, che potrebbero così decidere di arricchire la propria gamma d’offerta.

Michela Alitta:
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