Rossi-Yamaha, la casa giapponese lancia la sfida
L’ultimo titolo iridato lo ha vinto con Wayne Rainey nel lontano 1992,
ora la Yamaha rilancia e con l’ingaggio di V. Rossi spera di riportare
quell’alloro iridato nel suo box.
La sfida insomma è iniziata ma non è immune da rischi per entrambe
le parti. Rossi dopo aver dominato la scena con la Rc 211 V è chiamato
a dimostrare che vince il pilota e non il mezzo (a proposito gli ingegneri giapponesi
della Honda la pensano al contrario) e anche la Yamaha non avrà più
scusanti, con il migliore si deve puntare decisamente alla vittoria. E sicuramente
sarebbero in molti a gioire dell’eventuale sconfitta del folletto di Tavullia,
così potranno dire:"Visto, vinceva solo perchè aveva la moto
migliore".
Rossi si dovrà guardare oltre che dallo squadrone Honda anche dalle Ducati
che quest’anno hanno dimostrato di andare davvero forte e che il prossimo anno
non avranno l’handicap di partire da zero in ogni circuito.
Certo è che la Yamaha non è messa poi così bene, almeno
questo sembra di capire anche dalle dichiarazioni di giornalisti ed ex-piloti
che l’hanno provato qualche giorno fa. Randy Mamola in particolare ha
sottolineato come dopo questa prova abbia rivalutato Carlos Checa e compagni.
Staremo a vedere, l’importante è cominciare prima possibile i test e
a tal proposito Davide Brivio ha precisato che chiederanno alla Honda
di liberare Valentino per i test in programma il 28 novembre a Sepang.