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Prosecco DOC Dutch Round: la parola ai protagonisti di Gara 1

Gara 1 da brividi quella vissuta quest’oggi al TT Circuit di assen, Olanda, per il Prosecco DOC Dutch Round, con sorpassi, staccate al limite delle leggi fisiche e incertezza sul pilota che avrebbe tagliato per il primo il traguardo, con l’incognita della tenuta delle gomme dato l’asfalto sì asciutto ma molto freddo.

A spuntarla il solito Jonathan Rea, che si riprende la vittoria e rinsalda, se ce ne fosse stato bisogno, la sua leadership in classifica iridata con 156 punti, 31 in più di Chaz Davies che oggi, complice qualche “lungo” di troppo, non è riuscito ad avere la meglio sul campione in carica, in una gara che comunque per lui è stata fantastica.

Il pilota della Ducati è stato aiutato da un meteo benevolo dopo la pioggia delle libere, come lui stesso aveva ammesso ieri:
“Se domani la pista sarà asciutta, ho una moto con cui posso essere veloce. Credo che in ogni gara ho iniziato subito con un passo veloce, in ogni sessione, e che il programma e il meteo, potrebbero davvero aiutarci domani”.
Non era stato buono, infatti il suo feeling con la Panigale sul bagnato: “Rispetto all’ultima volta che ho guidato sul bagnato la nostra moto è molto, molto diversa, quindi dobbiamo capire bene un paio di cose e farla funzionare secondo le mie capacità” – ha dichiarato ieri (venerdì, ndr) Chaz Davies.

Sulla gara di oggi, invece, il pilota gallese ha ammesso di aver avuto problemi con le gomme nei giri finali e di aver rischiato molto per tenere il passo di Rea e non lasciarlo scappare:
«Ho finito la gomma davanti a cinque giri dal traguardo, ho sentito che si chiudeva tanto ad ogni curva. Nell’ultimo giro ho fatto una grande scivolata e sono stato fortunato ad essere qui».

Non è andata altrettanto bene a Michael Van der Mark, scivolato mentre stava tentando di avere la meglio su Rea: frenata al limite in ingresso curva con conseguente perdita dell’anteriore.
Per lui tanto rammarico ma anche la consapevolezza di potersi giocare la vittoria fino alla fine davanti al proprio pubblico.
Del suo scivolone ha approfittato Nicky Hayden che, nonostante non si sia mai avvicinato molto alla bagarre per la vittoria, a fine gara ha ammesso anche lui di avere faticato a tenere un buon ritmo e di aver anche rischiato di finire a terra come il compagno di team: «Ringrazio la squadra che ha provato a fare di meglio. Quando Michael van der Mark è caduto – a pochissimi giri dal traguardo – ho rischiato anche io, così ho pensato solo a portare a casa il podio»,
Alla fine la sua grande esperienza nel mondo del Motorsport gli ha consentito di rimanere sempre lucido e di non prendersi rischi inutili una volta raggiunto il podio, il primo della sua nuova “vita” in Superbike.

Chi nel parco chiuso non ha parlato di errori è stato Jonathan Rea, comprensibilmente felice per una vittoria conquistata con grinta e autorevolezza: “Ho ‘amministrato’ perchè sapevo di avere qualcosa in più, cercando di restare tra i primi: quando è stato il mio momento, ho spinto per la prima posizione».

Infine una nota di merito per la grande gara di Leon Camier, quarto per il team MV Agusta Reparto Corse e per un Lorenzo Salvadori che continua a stupire in sella alla RSV4 Aprilia del team IodaRacing, approdato quest’anno, all’ultimo, in WorldSbk:
«Dobbiamo sistemare qualcosa per avvicinarci ai primi anche a fine gara, quando abbiamo sofferto di più, ma sono soddisfatto», ha commentato.

Michela Alitta:
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