Il motomondiale chiude domenica sulla bellissima e impegnativa pista di Phillip Island la sua fase extraeuropea iniziata in Qatar e continuata in Malesia. Tre gare senza sosta, senza respiro, in attesa della passerella finale di fine ottobre a Valencia, prova di chiusura del mondiale. Roby ha raccolto poco nelle due prime trasferte e sogna una riscossa in Australia…
“Non sono certo soddisfatto – commenta il pilota torinese – di quanto è successo in Qatar e il Malesia, nella prima gara ho avuto problemi di assetto che mi hanno frenato fin dalle prove, complice la pista sporca, mentre in Malesia sono caduto ad inizio gara. Però, proprio a Sepang ho visto la mia moto andare molto meglio e darmi buone sensazioni. proprio per questo sono fiducioso per la gara di Phillip Island, una pista spettacolare sulla quale mi piace molto guidare e dove spero di raccogliere finalmente un piazzamento alla mia altezza. Ho voglia di fare un bel regalo ai miei tifosi con una una bella gara “.
Una stagione difficile, con poche soddisfazioni, vero?
“Certo, non è stato facile a causa del difficile rapporto tra me e la moto. La mancanza di feeling con l’avantreno è stata la costante e non c’è stato molto da fare. In ogni caso ho vinto una gara, ma io volevo decisamente di più. Comunque non è ancora tempo di bilanci, quelli li farò al termine della stagione, perché fin che si corre, la parola fine non si può usare”.
Il futuro?
“Il sogno resta la MotoGp, il mio obiettivo, ma è ancora presto per gli annunci… Prima c’è Phillip Island, abbiate pazienza e mi raccomando, puntate la sveglia perché anche attraverso la tv voglio sentire il vostro tifo! Gaaaaas!”.