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    Categorie: MotoGP

Non solo ombrelline #14 – La paura di Barcellona

Non credevo che avrei provato tanta paura, tanta angoscia…tanto terrore. Non credevo che un incidente in un gran premio potesse scombussolarmi tanto, perlomeno non dopo la morte di Kato. Non credevo che mi sarei ritrovata a gridare alla televisione: “Fermate questa dannata gara!” pur essendo perfettamente conscia che la televisione non mi avrebbe risposto. Invece è stato proprio così. Già vedere Gibernau ribaltarsi è stata una cosa terribile, ma il peggio è stato vedere il gruppone a terra. Iniziavo già a rassicurarmi. Pedrosa, Hopkins e De Puniet si erano rialzati, poi una rapida inquadratura. Una tuta rossa. Un casco colorato. Somigliava troppo a quello di Capirossi. A terra. Immobile. Solo un secondo, poi l’inquadratura è tornata sulla gara. MALEDETTO REGISTA!! penso io. Non mi frega nulla della gara!

Fammi vedere i piloti a terra! E date sta dannata bandiera Rossa porca miseria! E la bandiera rossa arriva. Capirossi non lo inquadrano più. Ma inquadrano un’altra tuta rossa. A terra. Immobile. Lacrime, cuore a mille. Quando capisco che è Melandri mi colpisce come un pugno in pieno stomaco. Rimango paralizzata. Quasi non ce la faccio a guardare le immagini. Poi l’inquadratura più bella della giornata. Quel braccio alzato. Involontariamente sospiro di sollievo. E le parole rassicuranti del dottor Costa, altrettanto belle. E Capirossi camminare verso la clinica mobile. Gibernau che arriva sulle sue gambe all’ospedale. Stanno bene. Altre lacrime. Di gioia e sollievo.

Mi rilasso e mi preparo per il secondo start. Poi di nuovo momento di panico. Hopkins per terra a bordo pista poco prima del via… stava facendo stretching: non credo di poter dire dove l’ho mentalmente mandato in quel momento. Ok si parte. Rossi parte malissimo, Stoner a razzo. L’australiano sta andando bene. Prende la testa della corsa e guida in modo altamente spettacolare, ma credo che anche se non fosse caduto, alla fine le gomme avrebbero ceduto e questo l’avrebbe fatto retrocedere e tolto dalla lotta per la vittoria. Va bene la guida spettacolare. Un grazie per averci fatto divertire…però quella gomma con tutte le derapate che ha fatto non avrebbe retto tutta la gara.

Ma non è stato l’unico a cadere, anzi, è stata una vera e propria gara ad eliminazione, forse l’ultima serie di cadute così in una gara si è vista solo sotto il diluvio l’anno scorso credo. Dopo di lui, non ricordo in che esatto ordine sono scivolati Pedrosa, Elias, De Puniet (forse però il francese è caduto anche prima di Stoner), Nakano che è stato squalificato per non aver fatto il ride throught. A questo punto facendo l’elenco dei caduti (in senso stretto) nel secondo start mi accorgo che sono tutti, Elias a parte, debuttanti nella MotoGP. E se vogliamo anche Toni è nuovo a questo genere di situazioni. Come credo di avere già detto io non credo alle coincidenza, ed è noto che in 125 e 250 raramente succedono questi rovinosi disastri. La domanda mi sorge spontanea: sarà solo un caso oppure la caduta ha avuto più risonanza tra i meno avvezzi a vivere nelle loro gare certe cose? Per saperlo con certezza dovremmo entrare nella psicologia umana ed è meglio lasciarlo fare ad altri, quindi meglio tornare al motociclismo.

Un felice ritorno sul podio quello di Kenny Roberts Junior con l’unica vera moto privata della motogp. Ultimamente sembra rinato. Speriamo che si mantenga così anche ad Assen che un pilota in più nella maschia non fa mai male, anzi. Costante si conferma Hayden ancora una volta sul podio, ma ancor una volta costretto a cadere davanti a Rossi. Se è sempre un problema di gomma che lo molla, fossi in lui mi farei un esamino di coscienza e comincerei a chiedermi se forse quella guida molto bella e spettacolare non risulti però controproducente.

Tra i tre infortunati a Barcellona di sicuro non ci sarà Gibernau, che verrà operato alla spalla…e ora c’è il dubbio di chi sostituirà Sete la prossima/le prossime gare, mentre Capirossi è dato per certo, mentre per Melandri bisognerà aspettare i prossimi esami medici. Dopo questa lunga trafila di MotoGP, commento breve breve sulla 250 che si conclude con la prima vittoria di Dovizioso su un Lorenzo in completa rimonta e De angelis che butta fuori dalla lotta per il podio con una manovra che se l’avesse fatta qualcun altro non sarebbe sicuramente passata sotto silenzio come è invece stato per De Angelis. Peccato per il Loca perché con una gara così il podio ci stava tutto, per non parlare della vittoria.

Commento altrettanto breve per la 125 dove sul circuito di casa si impongono le quattro moto del team Aspar, capitanate da Alvaro Bautista sempre più leader del campionato e ormai il principale favorito, e sono inutili le lamentele a riguardo tirate in ballo da Mattia Pasini a fine gara. Perché non dare per favorito uno che ha quasi cinquanta punti di vantaggio sul diretto inseguitore? E poi basta con la solita storia che la moto di Bautista va più della sua! Non ci crede più nessuno visto che Bautista non gli da un netto distacco sul rettilineo!
Va bè, la chiudo qui. Notte.

Marika Farinazzo

Alessio Brunori:
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