Al Twin Ring di Motegi non c’è l’atteso tifone Yagi, il sole prende il suo posto lassù nel cielo, illuminando l’unico ricordo della tempesta, la saetta rossa della Ducati Desmosedici #65 di Loris Capirossi. In un turno di prove dove tutti hanno montato anticipatamente le gomme da tempo (3 set a disposizione sia per i gommati Bridgestone che Michelin), il Ducatista ha spazzato via ogni ipotesi di battaglia, proponendo a 24 ore dalla corsa la propria GP6 in uno stato soprannaturale: 1’45″724, un crono davvero incredibile, pazzesco. Non è però l’unico a battere il muro dell’1’46, considerando che anche Valentino Rossi, dopo una controversa ora di prove, è riuscito ad avvicinare il crono-monstre capirossiniano di 247 millesimi, proponendo di fatto la propria M1 per il successo. La festa italiana però non finisce qui: Capirossi, Rossi e Melandri, terzo, migliore Honda nella pista di proprietà della casa madre.
E’ una giornata da sogno per il nostro motociclismo, ma soprattutto un sabato importante in ottica-gara e campionato. Sul passo Capirossi, Rossi, Edwards e Stoner hanno mostrato in queste due giornate un ritmo sull’1’47 alto-1’48 basso, raggiunto nel finale da un Daniel Pedrosa non costante però nel suo rendimento e indietro in classifica (solo in terza fila con il nono tempo). Sarà una gara ad incognita, perchè Melandri scatta davanti ma non ha il passo, Nakano è buon quarto precedendo Gibernau ed Elias in preda a sorprese. C’è poi Nicky Hayden, settimo, mai oggettivamente veloce, impossibile darlo però per vinto.
Rossi l’ha detto: “Sarà una grande battaglia domenica”. Così sarà, tra tante incognite, uno sguardo al cielo, un pensiero rivolto alla classifica. Per il resto, si vedrà.