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MotoGP – La nuova RCV: HRC al lavoro contro il morbo del chattering

Solita estate in Honda Racing Corporation. Il caldo fa male alla testa dei vertici Honda, è stato così nel 2003 quando si lasciò partire Valentino Rossi, è stato così anche l’anno passato, quando convinti degli sviluppi apportati sulla RCV si pensava di riacciuffare ad ogni modo il titolo iridato. E come l’anno scorso, e come l’anno prima, il nostro buon tecnico HRC si mette al lavoro sotto l’ombrellone per battere il buon Valentino. Un pensiero stupendo, un’idea ambiziosa, tutto quello che volete, ma alla fine il rischio degli uomini con camicia bianca è di ufficializzare il proprio stato di “Illuso”, dichiarato e conclamato. C’è poco da fare, quando sei contro Rossi. Lo aveva detto lo stesso fenomeno di Tavullia a Phillip Island l’anno passato: “Mi dispiace per la Honda, ma per battermi dovranno riprendermi”. Potrebbe suonare con un certochè di arroganza, ma alla fine è una reale constatazione dei fatti: c’è poco da fare. Non vogliono creder sia così a Tokyo, con i quadri della HRC che pensano di risolvere l’ammalata RC211V dal morbo del chattering. In che modo? Semplice, con il rimedio più artigianale e semplice possibile: allungare il forcellone.

Qualche centrimentro in più, una nuova sospensione sviluppata dalla Showa (di proprietà Honda), e qualche lavoretto al 5 cilindri a V di 75.5°, in attesa di realizzare se ha ancora un futuro in ottica 2007 con la cubatura a 800cc oppure è giunto il momento di pensare ad un frazionamento a 3 o 4 cilindri. Un V5 rafforzato con mille giri e con una dozzina (13 per la precisione, sentendo i “rumors” usciti fuori dalla factory HRC) di cavalleria in più, pur mantenendo l’eccezionale erogazione che prima era il punto di forza della RCV e oggi sembra il tallone d’achille.

Dunque un lavoro estivo per Brno, quando tutte queste migliorie dovrebbero portarle in gara tanto i galletti Repsol Biaggi-Hayden quanto Mister Gibernau, con Melandri, Barros, Bayliss e Tamada che saranno lasciati “al loro destino” (in poche parole, quello che avete va benissimo). Una moto che, sulla carta, sembra in grado di esaudire le richieste anti-chattering di Massimiliano Biaggi da Roma, un antibiotico per tornare a combattere per il successo e soprattutto per il titolo costruttori, che sembra volare verso Iwata. Già, perchè battere Valentino è impossibile per il campionato piloti, ma gli Hondisti non vogliono crederci, o quantomeno fan finta di non sentire…

Lavori in corso in HRC. Per esaudire le richieste di un pilota, che non saranno le stesse degli altri, e non sarà il meglio per il rider del futuro, Daniel Pedrosa. Già, il caldo, esatto. E come l’anno scorso, e come l’anno prima, solita storia…

Alessio Piana

Alessio Brunori:
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