Sessione di qualifiche condizionata in parte dal meteo quella della MotoGP a Jerez de la Frontera, secondo appuntamento del motomondiale 2012. I 21 piloti sono entrati in pista quando l'asfalto si stava asciugando e quando era spuntato un pallido sole. All'inizio tempi poco indicativi che sono cambiati di giro in giro, poi il meteo si è stabilizzato e i tempi sono cominciati a scendere. Ad aggiudicarsi la pole position alla fine è stato un ottimo Jorge Lorenzo che bissa così la pole ottenuta il Qatar. Il maiorchino della Yamaha l'ha ottenuto con il crono di 1'39"532 al penultimo dei suoi 24 passaggi. Lorenzo ha preceduto di 135 millesimi il connazionale della Honda Repsol Dani Pedrosa, l'unico in grado di impensierirlo fino alla fine. Il terzo classificato è infatti staccato di oltre un secondo ed è un sorprendente Nicky Hayden. Lo statunitense della Ducati ha dato il massimo riuscendo a portare la sua GP12 davanti alla Yamaha del Team Tech 3 di Cal Crutchlow e alla Honda di un Casey Stoner in difficoltà. L'australiano alla fine paga 1.045 dalla pole ed è stato protagonista di più "Jolly" che l'hanno fatto rimanere in piedi a discapito di una RC213V molto "nervosa". Il campione in carica è seguito dalle due Yamaha di Ben Spies e Andrea Dovizioso (Team Tech 3), dalle Honda RC213V di Alvaro Bautista (Team Gresini) e Stefan Bradl (Team LCR) e dalla ART di Randy De Puniet, che centra la Top Ten con una CRT. Grande la prova del francese del Team Power Electronics che è riuscito a mettersi alle spalle tre prototipi, quelli di Karel Abraham, Hector Barberà e di un irriconoscibile Valentino Rossi, che chiude 13° a 3.429 dalla vetta! Un distacco inspiegabile se paragonato alla prestazione del suo team-mate Nicky Hayden, che come detto sopra ha chiuso terzo. Si preannuncia quindi una gara tutta in salita per il nove volte campione del mondo che al momento riesce ad andar forte solo con la pioggia, come dimostrato ieri e che quindi spera in una gara bagnata. Certo è imbarazzante il suo distacco, troppo per essere vero. Tante le cadute tra cui Yonny Hernandez, Michele Pirro (che ha concluso 15°), Colin Edwards, Cal Crutchlow ed Hector Barberà. Mattia Pasini (Art Speed Master) e Danilo Petrucci hanno invece concluso in sedicesima e diciottesima posizione.