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MotoGP Jerez, Prove Libere 1: Lorenzo beffa Pedrosa, Rossi è terzo

I piloti della classe MotoGP sono scesi in pista per la prima sessione di prove libere del “Gran Premio bwin de Espana”. Crono subito interessanti se confrontati con quelli dei test disputati lo scorso 25 marzo, quando Cal Crutchlow fece segnare il miglior tempo con il crono di 1:39.511.

Il miglior tempo che è andato a Jorge Lorenzo è stato infatti di 1:39.701, crono molto vicino a quello della tre giorni di test IRTA. Il maiorchino della Yamaha, a cui è stata intitolata l’ultima curva del circuito, ha preceduto di soli 3 millesimi la Honda del connazionale Dani Pedrosa, in testa per quasi tutta la sessione.

Il pilota di Sabadell è di 363 millesimi davanti alla Yamaha di Valentino Rossi, che così come nei test si è subito trovato a suo agio tra le curve del circuito andaluso in sella alla “sua” M1. Il nove volte campione del mondo precede la Yamaha SAT del Team Tech 3 di Cal Crutchlow e la Honda del vincitore di Austin, Marc Marquez, autore di una sessione molto positiva.

Il rookie della Honda che ha girato a 784 millesimi dalla vetta si è messo dietro la prima Ducati, quella dello statunitense Nicky Hayden. Kentucki Kid è davanti alla Honda RC213V del Team LCR di Stefan Bradl e a quella del Team Gresini di Alvaro Bautista e alla ART ad un sempre più positivo Aleix Espargarò, che con la CRT del Team Aspar è nono e davanti alla Ducati del nostro Andrea Dovizioso a soli 1.209 da Lorenzo.

Le altre due Ducati, quella di Andrea Iannone e del sostituto di Ben Spies, Michele Pirro, sono rispettivamente in undicesima e dodicesima posizione e davanti alle CRT di Hector Barberà, Randy de Puniet, Hiroshi Aoyama e Colin Edwards. Solamente diciassettesima posizione per Bradley Smith, in sella alla Yamaha M1 SAT del Team Tech 3.

Gli italiani con le CRT sono Danilo Petrucci in 19esima posizione e Claudio Corti in 20esima, rispettivamente a  2.459 e 3.026 dalla vetta.

Alessio Brunori:

Guarda i Commenti (2)

  • Aleix Espargarò, che con la CRT del Team Aspar è nono e DAVANTI alla Ducati del nostro Andrea Dovizioso

    questa citazione è un "atto dovuto" visti tutti gli insulti presi da me, e da chi come me sosteneva l'anno scorso che la Ducati come moto, volenti o nolenti, non era all'altezza di permettere a qualsivoglia pilota di competere....

  • P.S.
    un plauso a Espargarò sempre più sorprendente e che - probabilmente - meriterebbe una "vera" MGP

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