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MotoGP | GP Mugello, Morbidelli: “Brutto correre senza tifosi”

MotoGP GP Italia Mugello Yamaha Petronas SRT 2021 – Intervistato oggi durante una conferenza su Zoom, Franco Morbidelli ci ha parlato delle sue impressioni in vista del Gran Premio del Mugello. Durante le libere del GP di Le Mans, Franky ha avuto un problema al ginocchio ma sembra essersi risolto. Queste le sue dichiarazioni:

Dichiarazioni Franco Morbidelli su ginocchio

“Il ginocchio è ok, sto bene, ho fatto molto lavoro dopo la Francia per recuperare dall’infortunio, prosegue sempre meglio, forse non potrò sciare ma penso che potrò guidare bene la moto. Abbiamo cercato di trovare il giusto bilanciamento tra fisioterapia e work out ma nello stesso tempo non volevamo stressare troppo il ginocchio ma alla fine siamo riusciti a gestirlo bene. Se voglio risolvere i problemi devo operarmi, se invece non voglio fare l’operazione potrò vivere lo stesso con un po’ di paura in più. Molti sportivi convivono con crociati staccati o menischi non proprio interi, ovviamente non sportivi che lavorano principalmente con le gambe. Dovrò fare una scelta legata alla mia vita in generale. Con questo ginocchio si può guidare benissimo”

Dichiarazioni Franco Morbidelli su futuro

“Non mi sono dato nessuna scadenza, non sono ancora alle strette e con le spalle al muro sono soprattutto fiducioso del lavoro che stanno facendo in VR e sono sicuro che faranno un ottimo lavoro per me, il prossimo anno”.

Dichiarazioni Franco Morbidelli su aspettative GP di casa (nostra domanda)

“Non so cosa aspettarmi ma so cosa sperare: spero di essere veloce e di avere la velocità che abbiamo avuto in Portogallo, Spagna e Francia sull’asciutto, spero di stare in posizioni interessanti per il mio GP di casa, il resto lo farà quell’extra motivazione. Sarà brutto correre senza tifosi, qui al Mugello fa più male di altri posti, qui il pubblico ha sempre un calore diverso, la morfologia del posto è fatta apposta per farti sentire il contatto con i tifosi e quindi devo ammettere che qui fa più male”.

Jessica Cortellazzi:
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