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MotoGP: Danilo Petrucci ospite di Radio Deejay

Danilo Petrucci MotoGP 2017 – Danilo Petrucci, rider ternano del Pramac Racing, è stato ospite di Radio Deejay con Linus e Nicola Savino. Il pilota della Ducati ha risposto alle domande dei due conduttori e poi è andato in direzione Misano, dove da oggi la Ducati sarà in pista per un test, soprattutto a livello di aerodinamica. Ecco cosa ha detto “Petrux”.

Adesso siete in vacanza, c’è una pausa lunghissima.

“Si, c’è una pausa lunghissima, abbiamo fatto molte gare a giugno, 4 in 5 weekend. Per noi però sono già finite le vacanze, da domani saremo a Misano per tre giorni di test.”

Cosa fate quando non ci sono le gare.

“Ci alleniamo molto fisicamente, perchè in moto non possiamo andare (parla delle moto con cui corrono, ndr). Ho un preparatore che mi segue tutti i giorni che poi da indicazioni ad una clinica di Viareggio, specializzata in piloti, si chiama Formula Medicine. Soprattutto lavoro in palestra, non i pesi però, perchè sono già grande. Essere grandi a volte è un limite, devo essere il più leggero possibile. Ora peso circa 80 kg. Sono alto come Valentino (Rossi, ndr) ma peso circa 12 kg di più.”

Nicola poi chiede dell’operazione all’avambracci che molti piloti tra cui Dovizioso hanno fatto.

“Si chiama Fasciotomia, l’ha fatta Dovizioso, ma io no. E’ una guaina che contiene in muscolo, viene tagliata per farlo lavorare meglio, ma io non l’ho fatta.”

Petrucci spiega poi cosa si fa quando non ci si può allenare con le MotoGP.

“Il problema non è sola la moto, ma sono anche le gomme. La fiducia arriva piano piano. Negli ultimi due anni da quando le abbiamo cambiate (da Bridgestone a Michelin, ndr) abbiamo dato delle belle “facciate” e non era il massimo. Era come correre su un lago ghiacciato. Adesso la situazione è più tranquilla.”

Poi una domanda sui riferimenti in staccata.

“Abbiamo dei riferimenti, di solito ogni 50 mt. Puoi usare anche un cordolo, una riga per terra, ma sono riferimenti che non sempre puoi usare. Delle volte hai la moto con il pieno, altre con le gomme nuove. Oppure un giro in qualifica, oppure stai mettendo a posto la moto in ottica gara, non è sempre la stessa cosa.”

Ti alleni con i Videogame?

“Ultimamente sto “giocando” al simulatore, ma con la macchina. I circuiti sono quelli delle moto, quindi aiuta.”

Nicola fa poi delle domande su cambio e freni di una MotoGP.

“Il cambio è a sinistra, ma funziona al contrario di uno stradale. Per quanto riguarda i freni quello davanti è a destra, mentre quello posteriore è sia sul piede destro che sulla mano sinistra. Quest’ultimo si attiva con il pollice e si usa soprattutto sulla curva a destra, quando da sdraiati non si riesce a frenare con il piede.”

Un ritorno al passato quando gli viene chiesto della sua velocità sul bagnato.

“Devo dire che con l’acqua mi sono sempre trovato a mio agio. Quando sono arrivato nella classe regina non avevo una moto competitiva in condizioni d’asciutto. Però con la pioggia riuscivamo ad avere il giusto ritmo e ad andare forte.”

Petrux ha poi parlato dell’attualità, i due podi del 2017.

“Al Mugello ho provato a vincere, ma ero davvero vicino al limite. Per sorpassare Dovi avrei dovuto fare qualcosa di impossibile, quindi ho capito che più del terzo posto non potevo ottenere. Anche ad Assen ci ho provato, lì è stata una bella battaglia quella con Vale (Rossi, ndr).”

Una domanda poi sull’avversario più divertente.

“Crutchlow è un avversario divertente, è molto pittoresco sia nel paddock che in pista. Quando lo sorpassano oppure arriva lungo diventa sempre agitato scuote la testa, non so cosa pensi.”

Tema velocità, al Mugello si toccano i 350 Km/h

“Al Mugello è vero che tocchiamo i 350 Km/h, ma lo facciamo su una sola ruota, quella dietro. In quel punto senza le ali la moto si alza. In Germania ad esempio, con le qualifiche bagnate, abbiamo visto che la ruota non toccava mai sul rettilineo. Comunque sono molto più pericolosi i 200 Km/h su strada che i 350 Km/h in pista. Io possiedo una Scrambler, non supero mai 90 Km/h.”

Arriva poi una domanda su Mattia Pasini, vincitore al Mugello.

“E’ un pilota di Riccione, è un amico ed è fortissimo. Ha il freno davanti a sinistra insieme alla frizione. Ha vinto al Mugello una gara paurosa. Il mondo intero si chiede come faccia a guidare così, non solo noi.”

Un’ultima battuta sull’alimentazione.

“Mangio circa due ore prima della gara, di solito riso integrale con tonno, petto di pollo e una banana.”

Alessio Brunori:
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