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MotoGP | Jack Miller: “Rimarrei in Ducati Pramac, ma solo con la Desmosedici 2020”

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Motomondiale Ducati Pramac – Jack Miller è deciso, continuerà a correre per la Ducati solo se nel 2020 avrà la moto ufficiale con tutti i relativi aggiornamenti.

Il discorso del Team non è un problema per l’australiano, anche perchè Danilo Petrucci visti gli ottimi risultati dovrebbe essere confermato al fianco di Andrea Dovizioso nella squadra ufficiale.

Miller rimarrebbe volentieri nel Team Pramac, ma solo con una moto ufficiale. Sarebbe anche disposto a correre un anno gratis, ma “Jackass” vuole garanzie che al momento Pramac non può dare, visto che al momento Ducati ha assicurato al team una solo moto 2020, quella per Pecco Bagnaia. Altre strade che portino Miller in altre squadre sono difficilmente percorribili e l’unica potrebbe essere quella del Team satellite KTM, il Red Bull Tech 3.

Dichiarazioni Jack Miller futuro MotoGP Ducati

“Sono in un buon posto, nel Team Pramac-Ducati. Ho una GP19 come Dovi (Dovizioso, ndr) e Danilo (Petrucci, ndr), ho aggiornamenti e siamo competitivi. Se resterò qui, il mio obiettivo principale qui è essere il pilota numero 1 del team – ha detto Jack Miller così come riportato da SpeedWeek.com – Penso che sia quello che merito. Ma dobbiamo aspettare. So che Bagnaia avrà la moto 2020, è nel suo contratto, e la mia intenzione è quella di ottenere una Ducati 2020 e assicurarmi di ricevere prima gli aggiornamenti, non sarei disposto a correre con una GP19.”

Miller ha poi continuato: “Siamo in un gioco d’attesa. Dobbiamo aspettare. Certo, parliamo con persone diverse, ma la situazione non è chiara. Non ho altri posti dove potrei andare, a meno che non accada qualcosa di imprevisto. Come ho detto, mi piace dove sono. Mi piace la squadra, mi piace la Ducati. La mia soluzione preferita è stare qui, ma insisto sul pacchetto di cui ho bisogno. Altrimenti dovrò guardare altrove.”

Alla domanda se sarebbe disposto a stare fermo per un anno ha detto: “No, decisamente no. Preferirei correre gratis piuttosto che prendermi un anno di pausa. Questo è sicuro.”

Alessio Brunori:
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