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MotoE | Test Jerez Day 1: Granado il più veloce, Ferrari in scia

MotoE Test Jerez – Sul circuito spagnolo di Jerez de la Frontera si è svolta la prima giornata di test ufficiali della MotoE, il campionato con moto elettriche che si prepara all’avvio della seconda stagione.

Al termine della giornata è stato Eric Granado (Avintia Esponsorama Racing) ad aggiudicarsi il Day 1 dei test pre-stagionali, precedendo il campione in carica Matteo Ferrari (Trentino Gresini MotoE) e Bradley Smith (WithU Motorsport). Quarto crono per Niki Tuuli (Ajo MotoE) seguito da Alex De Angelis (Pramac). Il finlandese è tornato in pista a due settimane da un’operazione.

Xavier Simeon (LCR) è sesto davanti a John Hook (PRAMAC) e Mike Di Meglio (Marc VDS). Chiudono la top 10 Niccolò Canepa (LCR) e Dominque Aegerter (Dynovolt).

I piloti del campionato elettrico sono ancora in sella alle Energica Ego Corsa, ma da quest’anno arrivano alcune novità, come la nuova forcella Ohlins, che dovrebbe migliorare la gestione della moto in curva e i nuovi pneumatici anteriori e posteriori preparati da Michelin. Nuovo anche il sistema di raffreddamento del flusso d’aria per le batterie studiato da Energica ed Enel che, contemporaneamente, hanno testato nuove misure di sicurezza.

Assente Mattia Casadei del SIC58 Squadra Corse. La squadra, con sede in Italia ha preferito non prendere parte ai test per motivi di salute e sicurezza ed ha rilasciato una nota tramite profili social:

“Il nostro pilota ed i nostri meccanici vivono nella zona rossa.Per questo motivo Paolo Simoncelli ha deciso di non mettere a rischio né loro né altre persone, come stanno facendo altri partner tecnici. Questo in seguito alle restrizioni emanate dallo stato per contenere il coronavirus.”

Il mancato rinvio dei test non è andato già ad Alex De Angelis che sul suo profilo facebook ha scritto:

Dichiarazioni Alex De Angelis situazione Italia CoronaVirus

“Non ritengo giusto ciò che hanno deciso di fare qui a Jerez per il test della motoE. Rispetto zero verso tutti gli italiani che sono qui a lavorare ma che vorrebbero tornare a casa dalle rispettive famiglie. È vero che nessuno ci obbliga a rimanere (anzi @pramacmotoe ci comprerebbe qualsiasi biglietto per tornare a casa anche subito) ma non è nemmeno sportivo da parte dell’organizzazione agevolare tutti gli altri team e i piloti delle altre nazionalità facendo proseguire il test come se il problema non fosse così importante e comune.
Questo è un mio personalissimo parere.

Gianluca Rizzo:
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