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Moto2 | Manzi: “Vorrei metterci una pietra sopra e andare avanti”

Dopo l’episodio di Misano, nel quale si è trovato suo malgrado coinvolto, il pilota del team Forward Racing, Stefano Manzi, ha concesso un’intervista a Sport Mediaset, nella quale ha ripercorso quanto accaduto con Romano Fenati durante il gran premio di Misano.

Nonostante la rabbia (giustamente comprensibile), Manzi non pensa che l’ascolano voleva fargli male:

“Non voleva farlo con cattiveria, è un brutto gesto ma da lui non è partito con questo intento. L’unica cosa con cui non sono d’accordo è la provocazione: assolutamente non sono le sportellate che provocano. Alla fine è stata solo una sbacchettata, se si complicavano le cose potevo avere paura”.

Ironia della sorte, i due piloti il prossimo anno avrebbero dovuto correre per lo stesso team, con la MV Agusta:

“Fino a Misano non avevamo mai avuto niente io e Romano non c’erano mai stati contatti o litigi, quindi sarebbe stato il futuro”.

Sta scatenando molto dibattito tra i social la questione dei 20 bar; secondo alcuni infatti una pressione così alta avrebbe provocato danni più seri:

“Che ci crediate o no è vero, infatti i dati sono stati visti dalla Direzione Gara. E’ più del doppio di una frenata normale, in alcune piste si arriva anche a far 12 bar di frenata, ma 20 per un freno anteriore è molto”.

Con il tempo, il riminese si è detto disponibile a perdonare Fenati per il gesto:

“Tempo al tempo, facciamo sbollire le cose. Non ho fatto causa e non mi sono neanche abilitato per questa cosa, sono rimasto nel mio. Vorrei metterci una pietra sopra e andare avanti”.

Jessica Cortellazzi:
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