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Dieci anni fa ci lasciava Daijiro Kato….

Dieci anni ma sembra essere ieri… Daijiro Kato ci lasciava “ufficialmente” il 20 di aprile del 2003, ma in realtà in quella “dannata” Suzuka ci lasciava esattamente il 6 aprile dello stesso anno. Dal momento dell’incidente il grandissimo campione del team Gresini non aveva più ripreso conoscenza, lasciandoci senza parole e speranze. Daijiro nato a Saitama il 4 luglio del 1976 lasciava la moglie Makiko e i figli Ikko e Rinka e un circus attonito e incredulo.

Amato da chi lo conosceva, rispettato dagli avversari, campione dentro e fuori la pista ci lasciava proprio nel “suo” Giappone, nell’anno che doveva essere quello della consacrazione. L’incidente avvenne prima della famosa chicane di Suzuka che immette nel rettilineo principale. La Honda che invece di curvare va dritta, e in un attimo il pilota a terra esanime. Non si è mai saputo se ci sia stato un guasto alla sua moto o se sia stato solo un errore, l’unica certezza è che all’alba di quel giorno una persona ed un pilota straordinari ci lasciarono.

Ricordo ancora il Dr. Costa in lacrime ai microfoni dei telecronisti, un segnale che purtroppo aveva già fatto capire la gravità dell’incidente. La carriera di Kato era stata strepitosa; Già nel 1996 partecipò come wild card al Gran Premio del Giappone arrivando terzo e l’anno successivo oltre a vincere il campionato nazionale della 250 gareggiò ancora come wild card andando a vincere il suo primo GP nel motomondiale. Nel 2001 proprio con la squadra di Fausto Gresini si aggiudicò il mondiale della quarto di litro con ben 11 gare vinte per poi passare nel 2002 alla MotoGP.

La grandissima “amicizia” con l’Italia e con la squadra di Gresini hanno fatto si che a Misano gli sia stata intitolata la via accanto all’autodromo e che ogni anno ci sia “Dedikato”, un asta benefica che ha fatto si che il suo nome non venisse mai dimenticato e che anzi fosse di aiuto ai più bisognosi.

Quello che vedete nella foto è Kato in azione a Motegi nel Gran Premio del 2002. La foto non è casuale, ma è stata scattata dall’amico Oscar Bergamaschi, che pochi giorni fa ci ha lasciato. Ho voluto metterla per omaggiare entrambi, due grandissimi professionisti ma soprattutto due grandissimi “Uomini”.. Ciao Daijiro, Ciao Oscar…..

Alessio Brunori:

Guarda i Commenti (2)

  • Non potevo non lasciare un commento .... mi ricordo perfettamente di quel tragico giorno e conoscevo personalmente Oscar Bergamaschi e la sua famiglia ....
    Un abbraccio ....

  • Avevo appena iniziato a guardicchiare il motomondiale, eppure non ho mai dimenticato Daijiro

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